sabato 18 giugno 2011

Antiche e moderne tecnologie


Il funzionamento di un antico frantoio
Con l'ausilio degli animali (muli o mucche) venivano fatte ruotare le molazze in pietra, per la preparazione della pasta delle olive. Dopo si raccoglieva la pasta che veniva poi inserita in una sorte di borse, dette "bruscole" (erabo delle specie di sacche fatte di corda di cocco), e collocate l'una sull'altra sotto la pressa dello strettoio, tramite pressione data da una vite che girava sopra ad un ceppo di legno o un argano questa veniva azionata con fatica dall'uomo.
Dopo una prima pressione, non sufficiente, si invertiva l'ordine delle "bruscole" che venivano innaffiate con acqua calda preparata a monte nella fornace, dopo di che si esercitava di nuovo pressione facendo uscire ancora del liquido (acqua di vegetazione e olio d'oliva). Il liquido uscito veniva raccolto e lasciato depositare in vasche di muratura e aggiungendo ancora dell'acqua calda, si lasciava a riposo per qualche periodo, in modo che l'olio avendo un diverso peso specifico (olio pesa di meno dell'acqua) riaffiorasse in superfice. In fine la mano abile del frantoiano che con l'aiuto della "tazza" o "nappa", toglieva l'olio in modo da non prendere anche l'acqua, la tazza era in sostanza un mestolo sottile in lamiera con il manico, l'olio ottenuto veniva messo in un recipiente di coccio (giara).

Immagini di un antico frantoio, situato a Motta Filocastro in provincia di Vibo Valentia in Calabria.
 




Gli impianti  tradizionali o discontinui sono quelli che utilizzano per la frangitura le antiche ruote di pietra, le molazze, che schiacciano le olive per pressione meccanica. Dalle molazze la pasta veniva un tempo inviata alla macchina riempifiscoli e quindi alla pressa per ottenere l'olio per spremitura meccanica. In tempi recenti prima della pressa, si lavora la pasta con una gramola, per migliorare l'estrazione dell'olio.
 
 Schema impianto tradizionale


Sviluppo della tecnologia: Frantoio semicontinuo
Un altro possibile frantoio che impiega le molazze per frangere le olive, di tipo semicontinuo, differisce dal continuo unicamente per il fatto che il frangitore è un frantoio a molazze con subito accanto un frangitore a dischi; questo tipo di impianto, oltre a permettere una produzione maggiore della smplice molazza, fornisce un olio da caratteristiche vicino a quello di un frantoio tradizionale, e diminuisce la formazione di emulsione fra olio ed acqua, con migliore resa di olio.
 

Frantoio a ciclo continuo
Il frantoio di tipo continuo (detto anche moderno) è il risultato di un'esigenza per ottenere sempre più alta qualità del prodotto olio di oliva, tecnologia e innovazione. L'elemento che contraddistingue un impianto a ciclo continuo è senza dubbio il decanter.
(organo principale, il cuore di un frantoio).
Frantoio (clicca su frantoio virtuale) 

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