venerdì 24 giugno 2011

Mappa Concettuale


TECNICA
Olivicoltura
Frantoio
Torchio
Distillerie


ARTE
Pittura ad olio (link2)
Quadri
Personaggi
Anfore


FUNZIONE
Nutriente                                - Dieta Mediterranea
Farmacologia
Cosmetica                               - Acido oleico
                                                   - Sapone
Medica                                    - Trasporto vitamine liposolubili
Gastronomica                       - Cottura
                                                   - Insaporimento pietanze


LUBRIFICANTE
Unzione                                  - Rituali
                                                   - Atleti
Crisma


CARBURANTE
Energia                                   - Energia rinnovabile
                                                   - Illuminazione
Diesel


ULIVO
Drupa                                     - Classificazione
                                                  - Inacidimento
Elaiotecnica                          - Frangitura
Ciclo annuale
Mitologia
Simbolismo                          - Politica
                                                 - Stemma della Repubblica italiana
                                                 - Monete



sabato 18 giugno 2011

Time line

- VI millennio a.C.: primissimi frantoi (trapetum) ritrovati in Siria e in Palestina.
- 2500 a.C.: il codice Babilonese di Hammurabi regolava la produzione e il commercio dell'olio d'oliva.
- 1840 a.C.: in Egitto i cosmetici derivavano da oli vegetali estratti per spremitura.
- 1550 a.C.: nel papiro egiziano Ebers si trova una ricetta antirughe a base di olio d'oliva per la cura della pelle delle donne egiziane.
- 776 a.C.: in Grecia durante i giochi Olimpici, come premio veniva dato, nelle famose anfore Panatenee, dell'olio extravergine di oliva (5 tonnellate), chiamato da Omero "oro liquido".
- VII-III sec. a.C.: filosofi, medici e scienziati iniziarono a proporre le prime classificazioni botaniche e ad evidenziare le proprietà curative dell'olio d'oliva.
- V sec. a.C.:In Grecia il commercio dell'olio era florido tanto che ogni città fabbricava anfore di forma diversa tra le quali l'anfora "SOS".
- II sec.a.c.-I sec. d.C.: importanti perfezionamento nella tecnologia olearia (spremitura, conservazione e commercio) come lo testimoniano Catone (234-149 a.C.) e Columella.
- I sec. a.C.- IV sec. d.C.: a Roma  i "negotiatores oleari" erano i soli commercianti abilitati a trattare "l'oro verde". Dalle olive si ricavavano i profumi più noti dell'antichità: Onfacium, Irinum e Cyprinum. Esistevano ben 2300 distributori di olio.
- I sec. d.C.: in Italia, con la diffusione della religione cristiana, l'olio veniva usato come mezzo terapeutico, ad imitazione del comportamento degli apostoli che ungevano i malati per curarli.
- VI sec. d.C.: Paolo di Egiva perfeziona l'intervento con la legatura della safena. Procede nel post-operatorio, con un bendaggio a scopo emostatico ed antisettico, di bende imbevute di olio e di vino.
- Medio Evo: l'olio viene usato a scopi religiosi cristiani. La principale destinazione liturgica dell'olio d'oliva, lo rende sempre più prezioso tanto da trovarsi solo alla mensa dei ricchi e delle autorità religiose.
- XVI sec.: un vicerè spagnolo fa costruire strade per collegare Napoli alla Puglia, alla Calabria e agli Abruzzi con lo scopo di aggevolare l'afflusso dell'olio.
- XVIII sec.: l'olio d'oliva viene usato per curare l'otite e come purgante. Gli anziani agricoltori lo impiegavano per massaggiare i bambini rachitici, per cospargere le gengive colpite da piorrea, per le nevriti, per le distorsioni, per estrarre le spine da sotto la pelle, per curare il mal di pancia, per ammorbidire i duroni dei piedi e, con erbe revulsive, per la caduta dei capelli.
 - 1830-1840: incentivi papali per le piantagioni degli olivi e introduzione di nuove tecniche di spremitura dell'olio.
- XIX sec.: c'è bisogno d'olio per le lampade e le tavole di una popolazione in un aumento, e per un'industria sempre più fiorente.
- Seconda metà del XIX sec.: sono in auge i cibi d'oltreoceano, il burro più nobile dell'olio.
- Anni '80: l'olio riprende il suo posto di re della tavola.
- III millennio: l'olio d'oliva è uno dei prodotti fondamentali dell'agricoltura mediterranea ed è considerato da molti esperti un componente benefico per la salute ad alto valore nutrizionale.

Antiche e moderne tecnologie


Il funzionamento di un antico frantoio
Con l'ausilio degli animali (muli o mucche) venivano fatte ruotare le molazze in pietra, per la preparazione della pasta delle olive. Dopo si raccoglieva la pasta che veniva poi inserita in una sorte di borse, dette "bruscole" (erabo delle specie di sacche fatte di corda di cocco), e collocate l'una sull'altra sotto la pressa dello strettoio, tramite pressione data da una vite che girava sopra ad un ceppo di legno o un argano questa veniva azionata con fatica dall'uomo.
Dopo una prima pressione, non sufficiente, si invertiva l'ordine delle "bruscole" che venivano innaffiate con acqua calda preparata a monte nella fornace, dopo di che si esercitava di nuovo pressione facendo uscire ancora del liquido (acqua di vegetazione e olio d'oliva). Il liquido uscito veniva raccolto e lasciato depositare in vasche di muratura e aggiungendo ancora dell'acqua calda, si lasciava a riposo per qualche periodo, in modo che l'olio avendo un diverso peso specifico (olio pesa di meno dell'acqua) riaffiorasse in superfice. In fine la mano abile del frantoiano che con l'aiuto della "tazza" o "nappa", toglieva l'olio in modo da non prendere anche l'acqua, la tazza era in sostanza un mestolo sottile in lamiera con il manico, l'olio ottenuto veniva messo in un recipiente di coccio (giara).

Immagini di un antico frantoio, situato a Motta Filocastro in provincia di Vibo Valentia in Calabria.
 




Gli impianti  tradizionali o discontinui sono quelli che utilizzano per la frangitura le antiche ruote di pietra, le molazze, che schiacciano le olive per pressione meccanica. Dalle molazze la pasta veniva un tempo inviata alla macchina riempifiscoli e quindi alla pressa per ottenere l'olio per spremitura meccanica. In tempi recenti prima della pressa, si lavora la pasta con una gramola, per migliorare l'estrazione dell'olio.
 
 Schema impianto tradizionale


Sviluppo della tecnologia: Frantoio semicontinuo
Un altro possibile frantoio che impiega le molazze per frangere le olive, di tipo semicontinuo, differisce dal continuo unicamente per il fatto che il frangitore è un frantoio a molazze con subito accanto un frangitore a dischi; questo tipo di impianto, oltre a permettere una produzione maggiore della smplice molazza, fornisce un olio da caratteristiche vicino a quello di un frantoio tradizionale, e diminuisce la formazione di emulsione fra olio ed acqua, con migliore resa di olio.
 

Frantoio a ciclo continuo
Il frantoio di tipo continuo (detto anche moderno) è il risultato di un'esigenza per ottenere sempre più alta qualità del prodotto olio di oliva, tecnologia e innovazione. L'elemento che contraddistingue un impianto a ciclo continuo è senza dubbio il decanter.
(organo principale, il cuore di un frantoio).
Frantoio (clicca su frantoio virtuale)