- VI millennio a.C.: primissimi frantoi (trapetum) ritrovati in Siria e in Palestina.
- 2500 a.C.: il codice Babilonese di Hammurabi regolava la produzione e il commercio dell'olio d'oliva.
- 1840 a.C.: in Egitto i cosmetici derivavano da oli vegetali estratti per spremitura.
- 1550 a.C.: nel papiro egiziano Ebers si trova una ricetta antirughe a base di olio d'oliva per la cura della pelle delle donne egiziane.
- 776 a.C.: in Grecia durante i giochi Olimpici, come premio veniva dato, nelle famose anfore Panatenee, dell'olio extravergine di oliva (5 tonnellate), chiamato da Omero "oro liquido".
- VII-III sec. a.C.: filosofi, medici e scienziati iniziarono a proporre le prime classificazioni botaniche e ad evidenziare le proprietà curative dell'olio d'oliva.
- V sec. a.C.:In Grecia il commercio dell'olio era florido tanto che ogni città fabbricava anfore di forma diversa tra le quali l'anfora "SOS".
- II sec.a.c.-I sec. d.C.: importanti perfezionamento nella tecnologia olearia (spremitura, conservazione e commercio) come lo testimoniano Catone (234-149 a.C.) e Columella.
- I sec. a.C.- IV sec. d.C.: a Roma i "negotiatores oleari" erano i soli commercianti abilitati a trattare "l'oro verde". Dalle olive si ricavavano i profumi più noti dell'antichità: Onfacium, Irinum e Cyprinum. Esistevano ben 2300 distributori di olio.
- I sec. d.C.: in Italia, con la diffusione della religione cristiana, l'olio veniva usato come mezzo terapeutico, ad imitazione del comportamento degli apostoli che ungevano i malati per curarli.
- VI sec. d.C.: Paolo di Egiva perfeziona l'intervento con la legatura della safena. Procede nel post-operatorio, con un bendaggio a scopo emostatico ed antisettico, di bende imbevute di olio e di vino.
- Medio Evo: l'olio viene usato a scopi religiosi cristiani. La principale destinazione liturgica dell'olio d'oliva, lo rende sempre più prezioso tanto da trovarsi solo alla mensa dei ricchi e delle autorità religiose.
- XVI sec.: un vicerè spagnolo fa costruire strade per collegare Napoli alla Puglia, alla Calabria e agli Abruzzi con lo scopo di aggevolare l'afflusso dell'olio.
- XVIII sec.: l'olio d'oliva viene usato per curare l'otite e come purgante. Gli anziani agricoltori lo impiegavano per massaggiare i bambini rachitici, per cospargere le gengive colpite da piorrea, per le nevriti, per le distorsioni, per estrarre le spine da sotto la pelle, per curare il mal di pancia, per ammorbidire i duroni dei piedi e, con erbe revulsive, per la caduta dei capelli.
- 1830-1840: incentivi papali per le piantagioni degli olivi e introduzione di nuove tecniche di spremitura dell'olio.
- XIX sec.: c'è bisogno d'olio per le lampade e le tavole di una popolazione in un aumento, e per un'industria sempre più fiorente.
- Seconda metà del XIX sec.: sono in auge i cibi d'oltreoceano, il burro più nobile dell'olio.
- Anni '80: l'olio riprende il suo posto di re della tavola.
- III millennio: l'olio d'oliva è uno dei prodotti fondamentali dell'agricoltura mediterranea ed è considerato da molti esperti un componente benefico per la salute ad alto valore nutrizionale.
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